L’allergia al nichel, di cui ho parlato in un altro articolo (Allergia ai metalli), ha una serie di manifestazioni diverse tra loro: dermatite allergica da contatto (DAC) con lesioni cutanee di solito solo nell’area di contatto con il metallo. Pensiamo ad esempio alla fibbia della cintura, la manifestazione si verificherà più o meno all’altezza dell’ombelico.
SNAS ovvero sindrome da allergia sistemica che può aggiungere ai precedenti sintomi anche fastidi extracutanei come ad esempio problemi gastrointestinali , sintomi respiratori spesso accompagnati da mal di testa continui e vertigini.
La reazione all’assunzione di nichel dal cibo può avere molteplici aspetti, quindi, anche assimilabili alla IBS (la nota sindrome dell’intestino irritabile): i pazienti affetti mostrano un’infiammazione intestinale di basso grado con una reazione locale agli alimenti contenenti nichel: in quella zona dell’intestino si crea la stessa reazione (o simile) che puoi vedere sulla cute.

E’ stato dimostrato anche come un eccesso di nichel nella dieta possa rafforzare la presenza dell’Helicobacter pylory, un microbo diffuso, che infetta lo stomaco fino al 50% e all’ 80% degli adulti, che nella maggior parte dei casi convive con il suo ospite e non dà problemi.
Quando per una serie di motivi, l’infezione da Helicobacter esplode, causa un’infiammazione cronica della mucosa gastrica, che in casi estremi e non frequentissimi, può lentamente aumentare fino ad arrivare all’ulcera gastrica, lo ripeto raramente.
In casi ancora più rari ci può essere un avvio verso cellule precancerose, ma sono davvero casi rarissimi.
Senza generare alcun tipo di allarmismo, voglio sottolineare che l’allergia al nichel non è preludio di tumore allo stomaco, sia chiaro.
Sto parlando dell’eventualità che un’infezione da H. pylori possa avere conseguenze serie sullo stomaco.
Sono molti i sintomi di cui è responsabile l’infezione all’Helicobacter tra cui:
- nausea
- vomito
- dolore e/o pirosi gastrica soprattutto a stomaco vuoto
- reflusso gastroesofageo
- inappetenza e perdita di peso
- sanguinamento con successiva anemia
- difficoltà nella digestione
Quello che è importante comprendere in questo articolo, è il rapporto e la relazione che esiste tra il nichel e la possibilità di persistenza dell’infezione da Helicobacter, con gli effetti che questo ha sullo stomaco.
Perchè esiste questa corrispondenza?
Sappiamo che l’ambiente dello stomaco è acido. Per poter attecchire in questo ambiente l’H. pylori sfrutta una sostanza che in termini scientifici si chiama ureasi.
Questa sostanza permette al batterio di aderire nello stomaco senza essere attaccato dagli acidi.
La cosa interessante e che lega l’infezione da helicobacter al nichel è che senza di questo, la sostanza che permette al batterio di stare e vivere nello stomaco (la già citata ureasi) non funziona e pertanto non c’è attecchimento.

In presenza di ureasi e del suo nichel, quindi, l’Helicobacter si crea una nicchia dove sopravvivere e che rappresenta uno scudo sia per gli acidi dello stomaco, sia per l’intervento del sistema immunitario.
La dieta priva di nichel, il motore per attivare la macchina di protezione per l’Helicobacter, potrebbe esporre il batterio all’acido gastrico e aumentarne la suscettibilità alla terapia antibiotica che normalmente si applica.
Il problema nasce quando c’è da parte dell’ospite una resistenza agli antibiotici, motivo per cui sono in corso numerosi studi per l’eradicazione di questo batterio, al di là dell’antibiotico.
Bibliografia
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Raffaele Borghini, Natascia De Amicis, Antonino Bella, Nicoletta Greco, Giuseppe Donato, Antonio Picarelli