La trappola del cibo tentatore

Ti voglio raccontare la storia di Alice e Marco, una splendida coppia, lei trentacinque anni lui quaranta che insieme hanno deciso di risolvere i loro persistenti problemi con il peso. E si sa, insieme si va più lenti ma si riesce meglio.

Hanno iniziato in autonomia una dieta e come spesso accade la prima cosa che hanno fatto è stata una lista di cibi buoni e cibi cattivi, proprio come si faceva alle scuole elementari ai miei tempi, quando il capoclasse del momento faceva una linea sulla lavagna e decideva – senza alcun motivo se non la simpatia o le voci che sentiva intorno a sé – chi fosse bravo e chi no.

Nella loro lista i buoni erano i cibi che secondo loro erano giusti per la dieta: verdure, petto di pollo, pesce bollito, riso in bianco, una volta al mese le uova, perché non sia mai che aumenti il colesterolo. Insomma per lo più cibi scialbi e senza sapore; i cattivi erano quelli calorici, gustosi, quelli che al sol pensarli ti fanno venire l’acquolina, per intenderci.

Alice ha deciso di mettersi a dieta per perdere i chili in eccesso e migliorare la sua salute, in previsione di una gravidanza. Ha iniziato la sua dieta fai da te rigorosa, restrittiva, al limite del cibo da ospedale. Dopo un mese ha notato che non c’era alcun risultato. 

Cosa è andato storto? Quali sono stati i motivi del suo fallimento?

Uno dei principali motivi che hanno portato Alice al fallimento è stata la restrizione improvvisa e eccessiva di cibo: infatti nella sua quotidianità “fuori dalla dieta”  le dimensioni delle sue porzioni erano davvero grandi anche quando mangiava cibi salutari. Il suo stomaco si era abituato a mangiare grandi quantità di cibo, il che rendeva difficile per lei sentire il senso di sazietà, soprattutto con tutte le privazioni che si era imposta.

Altro problema è che Alice adora i dolci, i biscotti e il cioccolato, soprattutto quello a latte e spesso li mangiava per sfamare la sua fame non soddisfatta a tavola o anche semplicemente la sua noia. 

Per non parlare poi dei periodi pre ciclo, lì non c’era stuzzicheria dolce che tenesse.

Anche Marco questa volta voleva fare le cose in modo diverso e raggiungere i suoi obiettivi. Tuttavia, come spesso accade tra il dire e il fare c’è di mezzo la fame!

Uno dei problemi principali di Marco è il suo lavoro e il fatto che lo obblighi a mangiare a pranzo sempre fuori. E spesso con i suoi colleghi, che non nascondono il loro amore per il cibo spazzatura, si trova a mangiare in modo chiamiamolo “disordinato”.

Anche a Marco, come ad Alice del resto, piacciono i cibi  come le patatine, i dolci e i cibi fritti.

Non riesce a resistere a queste tentazioni a lungo e spesso finisce per mangiarle, con Alice e con gli amici  e questo  lo fa sentire bene sul momento, ma gli causa un  senso di colpa e di frustrazione dopo.

Inoltre, Marco è un grande appassionato di birra, e qualche volta a cena ne ha presa più di una.

Come abbiamo affrontato la loro situazione?

Quando si sono rivolti a me parlandomi delle loro difficoltà e delle loro costanti cadute in tentazione gli ho risposto, cercando di sdrammatizzare e rendere l’argomento più leggero, con una citazione di Oscar Wilde: 

Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni .

Quando gli animi si sono distesi ho dato loro come prima cosa da fare una lista dei cibi di cui non possono fare a meno, in modo da conoscerli e in qualche modo evitare di eliminarli completamente.

Questo perché secondo la mia esperienza personale e lavorativa più eviti un cibo, più avrai voglia di mangiarne. 

Più lo tieni a distanza, maggiore sarà la forza di attrazione che ti spingerà verso lo sgarro.

Quando poi cedi, per reazione di frustrazione, molli e lasci perdere l’idea di mangiare sano.

E’ come se pensassi di non essere in grado e che “tanto è inutile”.

Per cui in concomitanza al piano alimentare da seguire ho dato loro dei suggerimenti (come faccio sempre nelle note introduttive dei miei piani) per evitare le trappole delle tentazioni a partire con la marcia e la carica giusta.

Ecco alcuni dei consigli che ho dato a questa splendida coppia:

1. Siate una squadra: incoraggiatevi reciprocamente e sostenetevi a vicenda durante il percorso di corretta alimentazione. Condividete gli obiettivi e pianificate i pasti insieme, in modo da assicurarvi che entrambi stiate rispettando il piano che vi ho consegnato. Organizzate le “schiscette” da portare a lavoro aiutandovi reciprocamente anche nella preparazione, in modo che sia una routine divertente e creativa.

2. Create un ambiente di sostegno: rimuovete dalla dispensa i cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi, e sostituiteli con cibi sani e nutrienti, i miei mai più senza, per dirla breve!

Siate d’accordo di non portare a casa cibi non salutari, in modo da evitare le tentazioni.

3. Seguite il piano settimanale dei pasti che vi ho fornito, questo può aiutare a evitare scelte alimentari poco salutari e a risparmiare tempo in cucina. 

4. Cercate un’attività “ricreativa” che piaccia ad entrambi: ad esempio fare una passeggiata, una corsa o andare in bicicletta nel weekend o quando ne avete il tempo.

Ciò vi aiuterà a mantenere la motivazione e a raggiungere i vostri obiettivi di salute insieme.

5.  Non rinunciate alla socialità, mantenete le uscite con gli amici e gustatevi i momenti di convivialità senza stressarvi e senza rendervi “asociali” a causa della dieta.

Cercate di fare scelte salutari anche quando andate in un bar o a mangiare fuori. 

Ad oggi i risultati sono evidenti per entrambi, attendo i nuovi progressi per farne un post dedicato con tanto di foto.

Per saperne di più sul percorso che stanno facendo Alice e Marco vai nella sezione dedicata ai percorsi 

Iscriviti al gruppo facebook per avere sempre aggiornamenti

Se hai trovato interessante l’articolo condividilo sui tuoi social o stampalo

Facebook
stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *