Questo potrebbe bastare a spiegare quanto voglio esprimere in questo articolo e quanto sia necessario dormire le giuste ore.
Sono molti gli studi effettuati sul sonno e sulla giusta durata di questo: nel 2020 l’ISS riporta quanto segue: “Quasi un Italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore ed uno su sette riporta una qualità insoddisfacente del proprio sonno. I disturbi del sonno in Italia appaiono in crescita e risultano più frequenti tra gli anziani e i soggetti con un livello socioeconomico inferiore. Sono questi i principali risultati di uno studio condotto nel 2019 e appena pubblicato sull’autorevole rivista Scientific Reports da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Università Bocconi e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, in collaborazione con l’Istituto Doxa.
Sono numerosi gli studi italiani e non che cercano una correlazione tra la scarsità del sonno e l’epidemia dilagante di obesità in tutto il mondo occidentale (e non solo) e nelle varie etnie.
Il sonno Il sonno è essenziale per il funzionamento ottimale del corpo, di ogni organo.
Esso stesso un processo di reset: riposo e recupero per regolare e ben gestire l’equilibrio della salute fisica e mentale.
Le persone che hanno un sonno breve, disturbato, interrotto spesso, dimostrano un aumento dell’indice di massa corporea (BMI).
Il sonno è un fattore importante dello stile di vita che deve essere affrontato insieme alla dieta, intesa come corretta alimentazione, e all’attività fisica.
Quando non rispetti il ritmo circadiano (veglia/sonno o riposo/attività) si verificano alterazioni ormonali e metaboliche che possono sfociare nelle alterazioni ormonali e sistemiche e determinare le basi di alcune patologie, soprattutto di tipo cardiovascolari.
Dormire poco e male contribuisce fortemente allo sviluppo della sindrome metabolica, ovvero un insieme di fattori di rischio seri per la tua salute.

Numerosi studi hanno dimostrato che se dormi poco o male hai una minor perdita di peso ed un minor mantenimento del peso durante una dieta.
Probabilmente questo è dovuto a più fattori tra i quali:
più tempo a disposizione per procurarsi cibo;
una minore circolazione dell’ormone della sazietà nel sangue (leptina) per cui più fame e ricerca di cibo;
aumento di cortisolo ovvero dell’ormone dello stress, che è più alti al termine della giornata, quando invece dovrebbe calare per preparare il corpo al riposo. Il sovrappiù di cortisolo spinge l’organismo a immagazzinare più grasso e a utilizzare tendenzialmente altri tessuti molli, come i muscoli, quale fonte di energia, il che significa che un regime di privazione di sonno porta a perdere più muscoli e accumulare più grasso;
una diminuzione del movimento poiché dormire in modo insufficiente porterebbe anche ad una sensazione di stanchezza che non permette un’adeguata attività fisica durante il giorno.
C’è poi un rapporto bivalente tra la mancanza di sonno e la digestione: mangiare troppo velocemente, fare pasti sovrabbondanti, mangiare molto tardi, andare a letto subito dopo aver mangiato e anche una scarsa qualità del cibo, sono tutte cause dietetiche dei disturbi del sonno. Uno scarso sonno può peggiorare i sintomi dei disturbi gastrointestinali e viceversa, una cattiva digestione può innescare mancanza di sonno. Entrambi i fattori possono influenzare la qualità della vita.
Così come ci sono patologie come le OSAS che sicuramente alterano la qualità del sonno e il benessere fisico (leggi qui l’articolo https://studioalbes.it/disturbi-del-sonno-e-dieta/).
Le chicche della saputella
Dormire in una stanza senza TV o PC
Stanza buia, silenziosa con la giusta temperatura
Evitare pasti pesanti e alcolici
Evitare cibi eccitanti
Scegliere cibi di qualità
Bilanciare correttamente tutti i nutrienti
Non sovrabbondare nelle dosi
Evitare fumo
Evitare attività fisica poco prima di andare a dormire. L’esercizio fisico è invece auspicabile nel tardo pomeriggio
Rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire.
