Il panico da post abbuffate di Natale sta prepotentemente bussando alla tua porta?
Lo capisco.
E probabilmente la prima cosa che ti sta passando per la mente è fare un bel digiuno.
Niente di più sbagliato se pensi di fare un digiuno totale e soprattutto fai da te: digiunare così è deleterio. Non farà altro che farti arrivare ancora più affamata al pasto successivo o peggio ti farà spiluccare continuamente.
La soluzione ideale è regolare l’alimentazione scegliendo cibi sani, senza esagerare nelle porzioni e senza aprire lo scatolo delle leccornie che questi giorni hanno popolato la tua tavola.
La pratica del digiuno è qualcosa di molto serio, di certo può aiutare a recuperare la forma, ma solo ed esclusivamente se ben gestito e controllato da uno specialista, non a caso trovi la dicitura digiuno terapeutico.
Del digiuno e del digiunare si parla da tempi immemori: il termine «digiuno» indica lo stato di non assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità.
Affonda le sue radici nella più remota storia dell’uomo, delle religioni, della filosofia e della medicina.
Nelle società primitive il digiuno era spesso uno strumento per controllare o soddisfare le divinità, un modo per favorire la virilità o per prepararsi a osservanze cerimoniali. Altre volte era un rito di passaggio, una sorta di testimonianza della propria forza fisica e mentale.
Ippocrate (circa 460-370 a.C.), il padre fondatore della medicina moderna, è anche il primo medico di cui con certezza si possano testimoniare prescrizioni di digiuno come pratica terapeutica. Egli sconsigliava di mangiare durante la malattia, asserendo che così facendo “si nutriva il male”.

Oggi il digiuno è al centro di numerosi studi scientifici. E’ inteso anche come riduzione drastica di calorie e apporta numerosi benefici alla salute:
vita più lunga, esistono delle popolazioni che mangiano poco e hanno una notevole ristrettezza calorica e sono più longeve. Vivono in quelle che vengono chiamate zone blu, anche geograficamente molto lontane tra loro (in Italia ce ne sono tre: Ogliastra (provincia di Nuoro, Acciaroli in provincia di Salerno e Molochio in provincia di Reggio Calabria)
riduzione delle patologie tumorali,
ringiovanimento del sistema immunitario,
riduzione delle malattie infiammatorie.
Esistono vari approcci al digiuno: la dieta mima digiuno di Longo, studioso della longevità, prevede che ci sia una riduzione drastica dell’apporto calorico, pur mangiando proteine, carboidrati e grassi, in un periodo di tempo relativamente breve, lui propone 5-7 giorni al mese.

Scalpore e interesse sta suscitando il digiuno intermittente.
Ne esistono diversi tipi, tutti hanno lo scopo di ridurre le ore in cui si mangia:
il digiuno 16/8 in cui 16 ore ci si “astiene” da cibo e nelle restanti 8 si fanno 3 pasti. In genere si suggerisce di saltare il pasto della sera in modo da sfruttare la notte per questo reset.
digiuno 5:2 in cui 5 giorni si segue una dieta normo proteica e due giorni si assumono 500kcal per le donne e 600 per gli uomini;
eat stop eat in cui si digiuna per 24 ore ovvero si cena e poi si mangia nuovamente a cena del giorno seguente, molto utile in percorsi terapeutici specifici;
la warrior diet ovvero la dieta del guerriero in cui si digiuna (in realtà è un digiuno simulato) per 20 ore e si mangia fino a sazietà nelle 4 successive (adatto ad esempio a chi fa turni lavorativi che includono anche le notti).
Indipendentemente dal tipo di digiuno che il tuo nutrizionista ti consiglia, devi sapere che l’obiettivo principale è quello di allenare il corpo a un passaggio dal carburante zuccheri al carburante grassi, per avere un reset , un effetto benefico al tuo corpo.
Anche iniziare un percorso di digiuno necessita di personalizzazione, non si può improvvisare e non ce ne è uno uguale per tutti.
Per cui abbandona il panico da post abbuffata, evita di cercare su dr Google come fare un digiuno in autonomia, informati da uno specialista vero!

Intanto per questi giorni che ci preparano ad una nuova abbuffata segui questi piccoli consigli:
- non saltare i pasti in modo prolungato perché il tuo corpo va in stallo e quindi limita al massimo le richieste energetiche e consuma il minino, in una parola si protegge.
Digiunare senza criterio e troppo a lungo può far sì che il tuo corpo accumuli grasso, il che si traduce in fattore di rischio per patologie cardiache.
Mangia piccole porzioni di portate in cui ci siano tutti i macro nutrienti ovvero carboidrati, proteine e grassi.
Scegli proteine come carni bianche, pesce, uova o formaggi freschi morbidi senza esagerare accompagnati da verdura.
Non escludere completamente pane, pasta, polenta o riso dalla dieta di questi giorni, riducine solo le quantità.
Bevi acqua o anche tisane senza zucchero se le gradisci, ma non aspettarti il miracolo da tisane magiche drenanti.
Aspetta che finiscano le feste e inizia un nuovo percorso alimentare che possa farti recuperare una corretta alimentazione e ti riporti sul sentiero retto del sano stile di vita, perché ricorda:
Se si riuscisse a dare a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico avremmo trovato la strada per la salute.
(Ippocrate)